Massimiliano Coclite & Stefano Travaglini

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Massimiliano Coclite & Stefano Travaglini

The Spheres

Thursday, 9PM to 11PM
20 September 2018

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Massimiliano Coclite & Stefano Travaglini

The Spheres

Thursday, 9PM to 11PM
20 September 2018

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PRENOTAZIONI APERTE DAL 16 SETTEMBRE 2018
AL 20 SETTEMBRE 2018 ALLE ORE 16:30

 

Massimiliano Coclite & Stefano Travaglini Two Pianos
Una serata di pezzi originali e improvvisati per due pianoforti gran coda
 

Massimiliano Coclite, diplomato in pianoforte e jazz presso i Conservatori di Teramo e Bari con il massimo dei voti e la lode, diplomatosi poi presso l’Accademia Musicale Pescarese nel corso triennale di alto perfezionamento pianistico con il Maestro M. Marvulli. Ha studiato con i Maestri Claudio Menendez, Michele Marvulli, Pierluigi Camicia, Benedetto Lupo, Alexander Lonquich. Ha vinto numerosi premi nazionali ed internazionali: “A. Speranza” di Taranto, S. Mauro Torinese, Isola di Capri, Città di Cesenatico, Villa Medicea, “P. Denza” di Napoli, S. Remo Classica, Città di Enna, premio “A. Rendano” Cosenza, concorso Schubert di Ovada. Ha suonato con le orchestre sinfoniche di Pescara, Bari, Bucarest diretto dai Maestri Emanuel Plasson, Donato Renzetti. In Germania con i Maestri Romeo Tudorache e Serge Collot, ha suonato in diverse città tedesche per il festival di musica da camera di Koblenz. In duo ha suonato con il Maestro Patrick De Ritiis, primo fagotto dei Wiener Simphoniker. Ha partecipato a numerose masterclass con i Maestri Benedetto Lupo, Alexander Lonquich, Aldo Ciccolini, Rudolph Buchbinder, Sig. Prof.ssa Marisa Somma. Ha collaborato molti anni con il quintetto a fiati “D’Annunzio”.
 

Dal 2000 svolge quasi interamente la sua attività artistica nel jazz, come pianista, cantante, compositore e arrangiatore. Ha inciso quattro dischi come band leader e numerose partecipazioni. Fa parte del gruppo Trem Azul con il quale ha inciso tre album. Programmatore e dimostratore Roland per 20 anni, ha suonato in Brasile,USA, Cina, Giappone, Indonesia, Danimarca, Germania, Polonia, Ungheria, Russia, Spagna, Portogallo, Francia, Belgio, Lussemburgo, India in rassegne, festivals, clubs, tenendo anche workshop. E’ stato assistente di Russel Ferrante nel workshop da lui tenuto a Colli del Tronto nel 2010. Ha diretto l’orchestra nel cd “Voices” del pianista e compositore Paolo Di Sabatino, che vede tra gli altri, la partecipazione di Gino Vannelli. Ha suonato tra gli altri con: Pippo Matino, Dario Deidda, Luca Bulgarelli, Mark Eberman,
 

Maurizio Rolli, Marco Siniscalco, Jerry Popolo, Max Ionata, Daniele Scannapieco, Maurizio Giammarco, Javier Girotto, Stefano Cocco Cantini, Fabrizio Bosso, Marco Tamburini, Samuele Garofoli, Alessio Menconi, Guthrie Govan, Daniele Gottardo, Rino De Parte, Daniele Cordisco, Mauro De Federicis, Lorenzo Petrocca, Marcello Di Leonardo, Andrea Marcelli, Henrik Engqvist, Alessandro Paternesi, Marcello Surace, Lorenzo Tucci, Damien Schmitt, Paolo Di Sabatino, Rosalia De Souza, Karima, Simona Molinari, Fabio Concato, Luis Bacalov, Nicola Stilo e molti altri. La rivista JazzIt dal 2012 lo colloca fra i primi crooner italiani. Al suo attivo più di trenta dischi, l’ultimo dei quali in imminente uscita, “Strange people”, con Marcello Di Leonardo, Stefano “Cocco” Cantini e Ares Tavolazzi per la Odradek Records.
 

E’ docente di canto jazz presso il Conservatorio “N. Rota” di Monopoli e presso il Conservatorio di musica “A. Casella” de l’Aquila. E’ docente di pianoforte classico e jazz presso la scuola di musica Cotton Lab di Ascoli Piceno.
http://www.massimilianococlite.com/

 

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“Travaglini is a wondrously eclectic talent…” Brian Morton, Jazz Journal (aprile 2018, UK)
 

Stefano Travaglini, svolge prevalentemente l’attività di pianista e compositore, consegue i diplomi di Oboe, Composizione e Direzione d’Orchestra presso i Conservatori di Campobasso e Pesaro.
Nel corso degli anni segue vari corsi di perfezionamento per la Composizione con A. Part, A. Solbiati e A. Samorì, per la Direzione d’orchestra con C. Metters, V. Mendoza, B. Haitink e S. Mas Conde, M. Benzi; per l’Oboe con H. J. Schellenberger e A. Negroni, per il Pianoforte con F. Puglisi, R. Ciammarughi e S. Battaglia.
Ha svolto attività musicale dal piano solo all’orchestra in Italia, Ungheria, Austria, Svizzera, Germania, Olanda, Russia, Spagna, Emirati Arabi, Stati Uniti, Messico e Canada, dove inoltre registra trasmissioni televisive e radiofoniche.
Nel 2013 ha pubblicato un disco per l’etichetta Terre Sommerse, dal titolo The Hungarian Songbook, con la partecipazione della cantante ungherese F. Halmos, un progetto dedicato alle improvvisazioni pianistiche basate sull’antica tradizione melodica ungherese. Il lavoro è stato presentato di recente in una serie di concerti in Ungheria (Budapest, Hatvan), Italia (Roma, Trapani) e Stati Uniti (Los Angeles, San Diego), si avvale delle note di copertina scritte dallo storico musicale Attila Retkes, direttore inoltre della rivista Gramofon. “The piano accompaniment is likewise roaming from the joyful and vivid Mediterranean motifs through a Central-European melancholy and the translucent sonority of French impressionism to the harsh harmonies of jazz. We are taken to a sweeping voyage through historical epochs and faraway lands, always grateful to the ordinary Hungarian, Slovak, Rumanian peasants and Gipsy musicians who preserved the archaic power of this musical tradition throughout the centuries.”
Il duo ha inoltre partecipato alla fase finale del Concorso Internazionale di Musica crossover “TEREM” a San Pietroburgo (Russia) insieme ad altre 23 formazioni da tutto il mondo. Di recente si sono esibiti di nuovo a Budapest presso la sala da concerti Benczur Haz e sono stati ospiti di Kossuth Radio, la più importante emittente culturale ungherese.
Nell’estate 2012 si è esibito in solo piano nello spettacolo Commedia di Giorgio Barberio Corsetti, in occasione dell’apertura del festival I Cantieri dell’Immaginario all’interno della zona rossa dell’Aquila.
 

Nel 2017 pubblica il libro “La Lettura Musicale” per le Edizioni Notami e successivamente il disco in piano solo dal titolo Ellipse sempre per l’etichetta Notami Jazz. Il disco è stato registrato presso il Rainbow Studio (Oslo, N), registrato, mixato e masterizzato da Jan Erik Kongshaug, accolto in maniera incredibilmente positiva dalla critica di tutto il mondo.
“Ellipse is a terrific solo piano recording; adventurous, but never over the top, and often quite beautiful.”
Karl Ackermann, All about jazz
“Each improvisation seems to emerge organically and with its own logic. An hour of relatively abstract piano might sound like a daunting prospect, but Travaglini’s meditations are sufficiently grounded and immediate to hold the most sceptical of listeners.”
Brian Morton, Jazz Journal (UK)
“Italian pianist Stefano Travaglini‘s Ellipse is a masterwork of improvised music.”
“This melodic ear and Travaglini’s sense of pace makes Ellipse one of the best improvised works of 2017. A beautiful and adventurous recording.”
Matt Hooke, All about jazz
“A worthy entry into the solo piano genre of jazz.”
Dan McClenaghan, All about jazz
“…Travaglini work’s Monk musical style into something that is uniquely his own.”
C. Baber, JazzViews (UK)
“Travaglini, ha conseguido una verdadera filigrana musical, difícilmente etiquetable, jazz, clásica, o una combinación de ambas, es indiferente, lo importante es el resultado final y este es excelente.”
La Habitación del Jazz
 

E’ anche autore di brani di musica contemporanea che sono stati eseguiti (alcuni editi) in diverse rassegne:
– Musiche su racconti di D. Buzzati per 4 clarinetti e percussioni, eseguiti dal Laboratorio Ensemble con la voce recitante di L. Ferrati e S. Somma;
– Uomo del mio tempo (su testo di S. Quasimodo), per voce recitante, flauto, clarinetto, corno inglese, violino, viola e violoncello eseguito dall’Ensemble del Conservatorio di Pesaro sotto la direzione del M° M. Mariotti;
– Chant pour une etoile, per quartetto di flauti, eseguito più volte dal quartetto Image;
– Henry’s dream, per quartetto d’archi, eseguito dai Solisti Piceni;
– Floating variations, per quartetto d’archi, eseguito dal Quartetto Vivaldi;
– Adagio For Strings, per orchestra d’archi, eseguito dall’Interamnia Ensemble;
– Prelude and Song, per flauto, oboe e clarinetto, eseguito dal Woodwind Trio.
Nel 2016 ha pubblicato per le Edizioni Notami un libro dal titolo 12 Studies for oboe (or sax) in forma di improvvisazioni da concerto.
 

Da diversi anni si dedica anche allo studio del basso elettrico esibendosi principalmente con le proprie composizioni o arrangiamenti.
“Melodia, composizioni articolate in vere e proprie suite, una dimensione europea e moderna dove si incontrano improvvisazione e scrittura. Il jazz proposto da Stefano Travaglini porta con sé l’eleganza e la pratica della musica classica e le unisce con il ritmo e l’energia di un jazz contemporaneo, privo di barriere di genere e, soprattutto, attento agli equilibri tra le diverse anime che lo compongono.” (F. Ciminiera, 2009)
http://www.stefanotravaglini.com/