Enrico Morsillo – Piano solo

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  • 28 February 2023
  • Tuesday, 7PM to 9PM

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Enrico Morsillo – Piano solo

Tuesday, 7PM to 9PM
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Enrico Morsillo – Piano solo

Tuesday, 7PM to 9PM
28 February 2023

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I concerti di The Spheres
non costituiscono una stagione programmata,
sono offerti gratuitamente dai musicisti che registrano per
ODRADEK RECORDS
Per questo motivo si svolgono ad intervalli non regolari,
e possono talora essere annunciati con poco anticipo.
I concerti non sono eventi pubblici,
ma sono aperti solo ai soci di The Spheres.
Per assistere agli eventi è richiesto pertanto il tesseramento.

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Enrico Morsillo

Piano

 

 

 

Bio
Mia madre racconta che sin dalla gravidanza l’unica cosa che mi placasse era la musica; mi incantava il suono degli archi, dei corni, dei flauti, l’intreccio di contrappunti che mi raccontavano mondi di cui avrei poi scoperto il nome, l’ambiente, gli autori, le definizioni, ma che in quell’immediatezza senza cognizione dei significati seguivo con amore.
A tre anni ho avuto il mio primo strumento.
Ho poi avuto la fortuna di frequentare maestri che oltre a conoscere la grammatica erano ispirati, intravedevano tra le note una donna, un mare. Su tutti devo molto ad Antonio Di Pofi, che con costanza mi ha permesso di fiorire senza alcun pregiudizio, avvalorando le mie più nitide espressioni molto più che la mera correttezza dei miei scritti.
Quest’educazione sentimentale mi ha portato a vivere la scrittura come una forma di espressione della meraviglia e della disgrazia, della noia, della pace, della quotidianità.
Per anni ho ambito ad una forma esatta, compiuta, un’architettura perfetta, nuova quanto rispettosa del passato. Ho scritto poemi sinfonici, quartetti d’archi, sonate, rapsodie, lavorato a teatro, nella musica “colta”, frequentato l’elettronica. Ho amato senza riserve, sono stato a volte accolto, altre mortificato. Poi è avvenuta un’epifania. In Sicilia, in un piccolo paese ho trovato un’umanità sempre cercata; da due anni vivo in un mondo che tanto mi ricorda Cavalleria rusticana, dove gli ultimi siedono a tavola coi primi e si discute appassionatamente senza il bisogno d’afferrare, di vincere, d’essere i migliori: alcuni ci riescono, altri no, quello che a tutti è richiesto è l’autenticità. Sono molto legato a questa terra, ai suoi profumi, ai suoi colori, alle emozioni che tutti i giorni mi attraversano e risuonano: mi ha insegnato a rinunciare, a togliere la cipria e il bavero alzato, a non trattare un tema con l’imperio della cultura, ad essere incerto, ad accettare le ostilità e gli errori, a mostrare un volto innanzitutto a me stesso e poi a chi lo accoglie, a concepire il sacro non come il fatto, l’opera, il classico, la perfezione, bensì il sentiero che accompagna chi cerca con fede.
Ho molto ricevuto. Sono felice di poter restituire.