Ignazio Licata – La musica complessa del mondo

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Ignazio Licata – La musica complessa del mondo

The Spheres

Sunday, 7PM to 9PM
21 July 2019

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The Spheres

ask@the-spheres.com

www.the-spheres.com

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Ignazio Licata – La musica complessa del mondo

The Spheres

Sunday, 7PM to 9PM
21 July 2019

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I concerti di The Spheres
non costituiscono una stagione programmata,
sono offerti gratuitamente dai musicisti che registrano per
ODRADEK RECORDS
Per questo motivo si svolgono ad intervalli non regolari,
e possono talora essere annunciati con poco anticipo.
I concerti non sono eventi pubblici,
ma sono aperti solo ai soci di The Spheres.
Per assistere agli eventi è richiesto pertanto il tesseramento.

Registrati per la stagione 2019:
“Associazione Musicale Progetto Odradek”

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Ignazio Licata

“La musica complessa del mondo”

 

Siamo lieti di inaugurare una nuova serie di eventi a The Spheres, appuntamenti culturali e scientifici con i personaggi più importanti dei loro rispettivi settori. Il primo appuntamento sarà con Ignazio Licata, Professore di Fisica teorica e direttore dell’Institute for Scientific Methodology per gli studi interdisciplinari di Palermo, che insieme a Pina Napolitano parlerà della teoria della complessità esposta nel suo libro “Complessità: Un’introduzione semplice” (2018, Di Renzo editore).

“La verità come processo e non come possesso. La complessità come divenire della conoscenza. Dalla fisica alle scienze sociali, dai Big Data alla teoria dei giochi e all’arte di governare, dalle scienze della materia all’economia, la complessità è un concetto chiave del nostro tempo, che si è sviluppato dalla sua radice fisica originaria in un modo di pensare per sistemi, confini, reti, processi e connessioni. Ma è anche una proposta critica dalle profonde ricadute politiche: i sistemi sociali, solitamente studiati e gestiti con approccio riduzionistico, andrebbero invece ripensati nell’ottica aperta suggerita dalle scienze della complessità. Questo libro traccia il filo che lega le leggi e il caso, la probabilità, l’incertezza e i nuovi scenari di forecasting, i modelli e i filtri cognitivi, fuggendo il resistibile fascino delle Teorie del Tutto e del controllo degli algoritmi. Perché more is different: non basta sommare le parti – fisiche, cognitive, sociali, economiche – per “zippare” il mondo, perché quelle parti sono frammenti di teorie, creazioni dell’osservatore”.

Ignazio Licata
Professore di Fisica teorica e direttore dell’Institute for Scientific Methodology per gli studi interdisciplinari di Palermo. Allievo di David Bohm, si occupa attualmente di fondamenti di teorie quantistiche, cosmologia, teoria dei campi, processi cognitivi e rapporti tra fisica e computazione. Recentemente ha proposto un approccio “mesoscopico” per lo studio dei big data ispirato ai sistemi metastabili della fisica.

Collabora con il Sole24 ore, progetto nova100, con la rubrica “ApertaMente, il mondo in testa: storie di complessità”. E’ stato Editor in Chief dell’ EJTP fino al 2017, Membro di numerose associazioni e riviste scientifiche (Quantum Reports, Entropy, Frontiers). Ha curato i volumi: Majorana Legacy in Contemporary Physics (2006), Lev Davidovich Landau and his Impact on the Contemporary Theoretical Physics (2009), Crossing in Complexity. Interdisciplinary Application of Physics in Biological and Social Systems (2010), New Trends in Quantum Information (2010), Physics of Emergence and Organization (2008), “Beyond Peaceful Coexistence. The Emergence of Space, Time and Quantum”( 2016). E’ co-autore di: “Quantum Potential: Physics, Geometry, Algebra” (2014), “De Sitter Projective Relativity” (2017)

Tra i suoi libri, Osservando la sfinge. La realtà virtuale della fisica quantistica (2009), La logica aperta della mente (2008), “Piccole Variazioni sulla Scienza” (2016). Ha proposto la teoria dell’universo arcaico che descrive la fase quantistica “prima” del big-bang. Con un gruppo internazionale presso il RIAAM (Maragha, Iran) lavora su modelli cosmologici, radiazione di Buco nero e dark matter.

Per gli “alti meriti di ricerca e diffusione culturale” ha ricevuto il Premio Veneri per la Scienza nel 2008 e la Targa Pirandello nel 2010. E’ stato uno dei protagonisti del Festival di Filosofia di Modena ed Carpi nelle edizioni 2004 e 2011.