Michele Campanella – Italie

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Michele Campanella – Italie

The Spheres

Sunday, 6PM to 7PM
15 December 2019

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The Spheres

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www.the-spheres.com

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Michele Campanella – Italie

The Spheres

Sunday, 6PM to 7PM
15 December 2019

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I concerti di The Spheres
non costituiscono una stagione programmata,
sono offerti gratuitamente dai musicisti che registrano per
ODRADEK RECORDS
Per questo motivo si svolgono ad intervalli non regolari,
e possono talora essere annunciati con poco anticipo.
I concerti non sono eventi pubblici,
ma sono aperti solo ai soci di The Spheres.
Per assistere agli eventi è richiesto pertanto il tesseramento.

Registrati per la stagione 2019:
“Associazione Musicale Progetto Odradek”

Efettua il login nel riquadro giallo per prenotare.

Michele Campanella

Italie

 

 

Il maestro Michele Campanella presenta il secondo libro delle “Années de pèlerinage” di Liszt, le annate di pellegrinaggio del compositore in Italia! Il concerto si conclude con la famosa e diabolica fantasia quasi-sonata, intitolata a Dante.

 
Programma:

Funérailles (da Harmonies poètiques et religieuses)

Années de pèlerinage: Deuxième Année (Italie):
I. Sposalizio
II. Il Pensieroso
III: Canzonetta del Salvator Rosa
IV. Sonetto 47 del Petrarca
V. Sonetto 104 del Petrarca
VI. Sonetto 123 del Petrarca
VII. Après une lecture du Dante. Fantasia quasi Sonata

 

Biografia insolita

Sono napoletano di spirito, di famiglia, di scuola. Tendo al pessimismo ma mi salva l’autoironia.

Già a cinque anni cercavo la Musica, improvvisavo da autodidatta, poi ebbi la straordinaria fortuna di incontrare un grande maestro; concluso il liceo classico, ho incominciato a fare sul serio: ho partecipato a un solo concorso pianistico internazionale e l’ho vinto. Per cinquant’anni ho cercato il Suono e ancora sono per strada. Ho molti autori “preferiti” eppure mi definiscono “specialista” di Franz Liszt. Non amo questa etichetta, naturalmente, ma stimo altamente l’uomo. Ecco una sua sentenza che potrei prendere in prestito: «Tutto quello che si può fare è camminare diritto in tutta semplicità senza tanto spiegare agli altri il come e il perché…».

 
Nella mia vita ho incontrato persone meravigliose, non necessariamente musicisti. Vivo in Italia nonostante numerose controindicazioni me lo sconsiglierebbero. Insegno musica al pianoforte da quando avevo 37 anni, perché credo sia possibile farlo seriamente. Non mi chiamate pianista, preferisco il termine “musicista”: con il primo si pensa alle mani, con il secondo al cuore e al cervello. La cosa più bella che possa capitarmi è incontrare persone che ricordano un mio concerto di 40 anni fa: qualcosa è rimasto, dunque. Non intendo considerare la mia carriera terminata, credo invece che il meglio debba ancora arrivare e lavoro affinché ciò avvenga.

 
Oltre alla musica mi bastano pochissime cose: la mia famiglia, la lettura di tanti libri, le belle arti, le passeggiate nei boschi. Sono un discreto micologo e non ho mai avvelenato nessuno con i funghi. Ho dovuto arrendermi al computer, ma non possiedo un tablet.